Giovedì 2 novembre 2017

Settimana della II Domenica dopo la Dedicazione

Lettura del libro dell’Apocalisse di san Giovanni Apostolo         

Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti all’Agnello, avvolti in vesti candide, e tenevano rami di palma nelle loro mani.

Oggi con tutta la Chiesa ricordiamo l’immensa schiera di tutti i fratelli defunti. Li mettiamo nella mano misericordiosa del Signore perché possano partecipare alla vita nuova di Cristo risorto, pienezza incontrata di bene, pace e gioia. Li affidiamo tutti, ma in particolare i nostri ‘cari’, coloro che hanno condiviso con noi il cammino dell'esistenza terrena e che hanno lasciato una traccia indelebile nel nostro cuore. Sono coloro per i quali noi oggi siamo ciò che siamo; talvolta in modo impercettibile, quasi segretamente, hanno plasmato la nostra sensibilità, forgiato il nostro carattere, illuminato i momenti bui o difficili del nostro cammino. Li affidiamo al Signore della vita certi che le loro impronte di bene possano ancora segnare i nostri passi, guidarci fra le difficoltà del momento, restituirci oasi di consolazione e di speranza. Li affidiamo al Signore perché non vogliamo smarrire il senso e la bellezza della gratitudine. È la gratitudine che fa il cuore grande, amico e ospitale.